“Le forze armate dell’Ucraina hanno inflitto perdite significative agli occupanti, stiamo avanzando”: lo ha dichiarato nel suo discorso serale Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, citato dall’agenzia di stampa Unian. “Passo dopo passo, stiamo avanzando, identificando e neutralizzando i collaboratori. La prospettiva è ovvia: la bandiera ucraina sarà in tutte le nostre città e villaggi”, ha aggiunto. Secondo il capo dello Stato, finora l’esercito ucraino è riuscito a liberare 1.028 insediamenti dalle mani dei russi. “Altri 2.621 sono ancora sotto il controllo degli invasori”, ha precisato.
“La situazione della sicurezza alimentare in Ucraina peggiora continuamente, vediamo i russi che bruciano cereali nei campi e le capacità di stoccaggio sono attaccate”. Lo ha detto il commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, al termine della riunione dei ministri. “Dobbiamo essere realisti”, davanti alle grandi quantità di grano bloccate “dobbiamo considerare come portare i cereali fuori dall’Ucraina, ma a un certo punto potremmo dover inviare cereali” al Paese in difficoltà, ha evidenziato il commissario, ribadendo che “la Russia sta usando il cibo come ricatto per impedire le esportazioni” dall’Ucraina.
Kiev mette in guardia l’Ue dalla “trappola” di fare marcia indietro sulle sanzioni alla Russia. Il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba ha invitato i suoi omologhi dell’Ue a non cedere a Vladimir Putin sulle sanzioni contro la Russia, perché “indietreggiare e assecondare le sue richieste non funzionerà, è una trappola”. “Il vero obiettivo di Putin è l’impoverimento dell’Europa. Vuole mettere l’opinione pubblica contro i governi in carica, nella speranza di sostituirli con forze radicali più favorevoli alla Russia”, ha ammonito in un discorso ai suoi omologhi riuniti a Bruxelles.
Intesa al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles su una nuova tranche – da 500 milioni di euro – di aiuti all’esercito ucraino nell’ambito del fondo European Peace Facility “L’Europa continua ad impegnarsi per la pace e la difesa dei nostri valori. Accolgo con favore l’accordo politico sulla quinta tranche a favore dell’Ucraina nell’ambito dell’European Peace Facility. Il sostegno dell’Ue alle Forze armate ucraine ammonta ora a 2,5 miliardi di euro. L’Europa è al fianco dell’Ucraina”, scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.
“Sono grato per i 500 milioni di euro extra dallo European Peace Facility e sollecito altri aiuti militari bilaterali”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo l’intervento oggi al consiglio Affari esteri dell’Ue a Bruxelles. “Il mio messaggio chiave – ha scritto su Twitter – è che le armi all’Ucraina, le sanzioni alla Russia e la responsabilità di Mosca sono tre vie per ripristinare la pace, garantire la sicurezza e proteggere la stabilità in Europa”.
“È stato concordato in termini generali un piano per il trasporto di grano e generi alimentari” attraverso corridoi sicuri nel mar Nero dai porti dell’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta Trt, a proposito dell’incontro tenutosi la scorsa settimana a Istanbul tra delegazioni di Mosca, Kiev, Ankara e rappresentanti Onu. “Verosimilmente ci sarà un incontro questa settimana” per arrivare a un “piano di attuazione concreto”, ha aggiunto Akar.
E’ stata rilasciata dopo poche ore di detenzione la giornalista russa Marina Ovsiannikova, divenuta famosa per aver esibito in televisione durante un telegiornale un cartello contro la guerra in Ucraina e arrestata ieri per aver protestato di nuovo contro l’invasione. “Va tutto bene”, ha dichiarato la giornalista su Facebook durante la notte. “Ormai ho capito che è meglio uscire di casa con il mio passaporto e una borsa. L’avvocato della giornalista – che perse il lavoro dopo l’exploit televisivo – ha confermato il rilascio, aggiungendo che il fermo era dovuto al sospetto che stesse screditando le forze armate russe.
L’avvocato di Marina Ovsiannikova, Dmitri Zakhvatov, ha precisato che la sua cliente è stata arrestata mentre protestava davanti a un tribunale di Mosca, prendendo la parola contro la detenzione dell’oppositore Ilya Yashin, in carcere per aver condannato la guerra in Ukraina. Yashin è stato arrestato grazie alla recente legge-bavaglio che prevede pene fino a 15 anni di carcere per chi getta discredito sulle forze armate russe e proibisce di chiamare la “operazione militare speciale” in Ucraina – secondo la definizione del Cremlino – “guerra” o “invasione”. Finora, ha spiegato l’avvocato Zakhvatov, non risulta esserci un’inchiesta penale nei confronti della giornalista. Ma il suo arresto davanti al tribunale è arrivato qualche giorno dopo che aveva protestato da sola nei pressi del Cremlino con un cartello che criticava l’intervento in Ucraina voluto da Vladimir Putin.
Bombardamenti russi hanno ucciso almeno sei persone a Toretsk, città del Donbass, nell’est dell’Ucraina. Lo denuncia il governo di Kiev.
“Un edificio è stato distrutto da una granata nella città di Toretsk, bombardata in mattinata. I soccorritori hanno recuperato cinque corpi. Tre persone sono state salvate dalle macerie, una delle quali è morta in ospedale”, si legge in una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook del servizio di emergenza statale ucraino insieme alle foto delle macerie.
La catena abbigliamento H&M ha annunciato che uscirà dal mercato in Russia, sotto sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. Lo fa sapere la stessa multinazionale svedese Hennes & Mauritz.
Nel suo discorso serale alla nazione ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che “la Russia ha già utilizzato più di tremila missili da crociera contro l’Ucraina”. Lo riporta il Guardian. “È impossibile contare il numero dei pezzi di artiglieria e di altri proiettili usati contro il nostro paese e il nostro popolo. Ma è sicuramente possibile assicurare alla giustizia tutti i criminali di guerra russi”, ha aggiunto.
Una serie di esplosioni sono state segnalate nella notte a Mykolaiv, secondo quanto riferito dal sindaco Oleksandr Sienkevych su Telegram. Sienkevych ha riferito che sono state udite circa 10 esplosioni nella notte del 18 luglio. Non sono state fornite ulteriori informazioni.
Le forze russe starebbero preparando un “referendum” a Melitopol per l’inizio di settembre, secondo quanto riferito dal sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, riporta Kyiv Independent, Fedorov ha affermato che le forze russe a Melitopol, nell’oblast di Zaporizhia, stanno conducendo un censimento porta a porta e ha aggiunto che coloro che sostengono l’Ucraina saranno espulsi con la forza dall’oblast di Zaporizhzhia.
Gli invasori russi bombardano in queste ore la città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare del distretto di Nikopol, Yevhen Yevtushenko. stando all’agenzia Unian. “La città di Nikopol è sotto tiro. Mantenete la calma, non uscite di casa”, ha aggiunto la stessa fonte rivolgendosi alla cittadinanza.
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