Ucraina: prende il largo la prima nave con il grano. Nuovi attacchi e vittime a Mykolaiv – Mondo – صحيفة الصوت

Ѐ partita dal porto ucraino di Odessa la prima nave carica di grano. Il primo carico di grano ucraino ha lasciato il porto di Odessa questa mattina, in conformità con i termini dell’accordo internazionale con la Russia firmato a Istanbul. Lo ha annunciato il ministero della Difesa turco. “La nave Razoni è partita dal porto di Odessa diretta al porto di Tripoli in Libano. È attesa per il 2 agosto a Istanbul. Proseguirà il suo viaggio verso la sua destinazione dopo le ispezioni che saranno effettuate a Istanbul”, ha aggiunto il ministero. Ci sono 26mila tonnellate di mais nella prima nave diretta in Libano che ha lasciato il porto di Odessa questa mattina. “L’Ucraina, insieme ai nostri partner, ha fatto un altro passo oggi nella prevenzione della fame nel mondo”, ha dichiarato Oleksandr Kubrakov, il ministro delle infrastrutture dell’Ucraina. Kubrakov ha sottolineato che l’Ucraina ha fatto “tutto” per ripristinare i porti e che la revoca del blocco darebbe all’economia ucraina 1 miliardo di dollari di entrate in valuta estera. Lo riporta il Guardian.

Tempi e date riguardo a nuove partenze saranno stabilite dopo l’arrivo a Istanbul, in programma domani, della prima nave partita in mattinata da Odessa, che qui verrà ispezionata prima di dirigersi in Libano.

“Siamo lieti per la partenza della prima nave” da Odessa. “Ѐ un primo passo ed è necessario implementare l’accordo nella sua interezza”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, nel briefing con la stampa.

Il Cremlino ritiene un fatto “molto positivo” la partenza da Odessa di una prima nave con cereale ucraino e la considera “una buona occasione per testare l’efficacia” degli accordi di Istanbul: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax. “In effetti la partenza della prima nave è molto positivo”, ha detto Dmitrij Peskov ai giornalisti.

La Turchia “sarebbe felice” di dare il proprio contributo per sbloccare la situazione anche riguardo al grano in attesa di essere esportato dai porti della Russia. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa turco Hulusi Akar durante un’intervista con Anadolu.

“Accolgo con favore il primo carico di grano ucraino da Odessa nell’ambito dell’accordo di cooperazione mediato dalle Nazioni Unite. Ringrazio il nostro alleato Turchia per il suo ruolo centrale. Gli alleati della Nato sostengono con forza la piena attuazione dell’accordo per alleviare la crisi alimentare globale causata dalla guerra della Russia in Ucraina.” Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Un ottimo segnale” per il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. “Non basta una nave, ha aggiunto Patuanelli, ma è l’inizio di un percorso per una maggiore garanzia di sicurezza alimentare, soprattutto nelle parti più povere del mondo”. “L’Ucraina è sempre stata un fornitore di cereali per gran parte dell’Africa – ha concluso il ministro – e credo che sia oggi necessario in qualche modo svuotare i Silos e poi anche cercare di aumentare la capacità di produzione che quest’anno sarà limitata: per l’Italia cambia poco, ma cambia sicuramente per lo scenario mondiale”.

Il via alla nave salpata oggi da Odessa con un carico di grano ucraino, dopo mesi di blocco marittimo, è un fatto “importante” ma solo “un primo passo”. Lo afferma Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico e candidata a succedere a inizio settembre al dimissionario Boris Johnson come premier Tory, in una nota diffusa dal Foreign Office.

IL FRONTE DIPLOMATICO: LE PAROLE DI PUTIN E BIDEN

“Le sanzioni contro la Russia non riflettono la realtà della politica e dell’economia globali”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. Secondo il leader russo i politici occidentali hanno “gettato via” i principi del Wto imponendo le sanzioni a Mosca.

“L’allargamento della Nato è una minaccia, ci difenderemo”, ha detto Putin, anninciando l’arrivo dei missili ipersonici Tsirkon

Putin: ‘L’allargamento della Nato è una minaccia, ci difenderemo’


“Dopo la brutale e non provocata aggressione dell’Ucraina, che ha fatto a pezzi la pace in Europa e costituisce una minaccia al diritto internazionale, la Russia deve dimostrare di essere pronta a riassumere un impegno a dialogare con gli Stati Uniti per il controllo delle armi nucleari“. Lo ha dichiarato Joe Biden in occasione della Decima conferenza del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Il presidente americano ha sottolineato che anche la Cina ha la responsabilità di “avviare dei negoziati che riducano il rischio di errori di calcolo e dinamiche militari destabilizzanti”.

NUOVE ARMI CONSEGNATE A KIEV. MOSCA PROROGA LA STRETTA SUI PRELIEVI

Intanto il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha annunciato su Twitter l’arrivo dalla Germania di un lotto del sistema di difesa missilistica antiaerea Mars II. Reznikov ha ringraziato Berlino e personalmente il suo omologo tedesco Christine Lambrecht: “I nostri artiglieri salutano i nostri partner tedeschi”, ha scritto. Il 23 giugno il ministro aveva reso noto che i sistemi Himars americani erano stati consegnati all’Ucraina e il 5 luglio aveva detto che Kiev aveva ricevuto i primi sistemi di razzi a lancio multiplo M270 a lungo raggio.

La Commissione Ue ha esborsato la prima metà del milione di euro accordato all’Ucraina come assistenza macro-finanziaria. La seconda tranche, sempre di 500 milioni, sarà versata domani. Complessivamente l’intesa nell’Ue è di mettere sul tavolo 9 miliardi di euro a favore di Kiev. Sempre dalla Commissione è arrivata la consegna dei primi 50 milioni di assistenza macro-finanziaria per la Moldavia per affrontare le esigenze finanziarie più urgenti del Paesi, indebolito prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina.

L’amministrazione Biden, inoltre, autorizzerà altri 550 milioni di dollari in aiuti miliatri all’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby durante una conferenza stampa della Casa Bianca. Nel pacchetto ci saranno altri sistemi Himars e altre munizioni.

Intanto la Banca centrale russa ha prorogato per altri sei mesi, cioè fino al 9 marzo 2023, le attuali restrizioni sui prelievi di contanti in valuta estera: lo riporta la testata online Meduza citando il sito web della banca centrale russa. Le restrizioni, introdotte a marzo, poco dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, prevedono che da un conto o da un deposito in dollari o in euro si possano prelevare al massimo 10.000 dollari o il suo equivalente in euro. Il resto dei fondi possono essere ricevuti solo in rubli in base al tasso di cambio del momento.

LA SITUAZIONE SUL CAMPO

“Le perdite totali in combattimento del nemico” russo “dal 24 febbraio al 1 agosto sono state approssimativamente pari a circa 41.030 persone“. L’aggiornamento del bollettino di guerra da parte dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, riferisce Unian. In base alla stessa fonte sono stati distrutti 200 carri armati, 1.768 veicoli corazzati da combattimento, 117, aeroplani e 223, elicotteri. 

Sul campo la polizia ucraina ha registrato più di 70 edifici danneggiati a Mykolaiv dai bombardamenti russi avvenuti ieri. Lo riporta Ukrinform. “Dopo il massiccio bombardamento di ieri, la polizia ha documentato 58 danni ad edifici privati e 13 tra appartamenti, garage privati, istituzioni educative, uffici privati, un hotel, servizi pubblici e imprese private ed edifici amministrativi. Ci sono civili morti e feriti“, si legge nella dichiarazione.Le forze russe hanno bombardato ieri la regione di Donetsk per ben 34 volte. Lo ha reso noto la polizia secondo quanto riferito da Ukrinform. Ad essere presi di mira dalle forze russe 16 insediamenti, con Avdiivka colpita 11 volte. Sotto il fuoco nemico anche gli insediamenti di Soledar, Bakhmut, Siversk, Mykolaivka, Krasnohorivka, Marinka, Niu York, Pivnichne, Yahidne, Predtechyne, Kurdiumivka, Ptyche, Karlivka, Heorhiivka e Lastochkyne. Secondo le stesse fonti, la Russia ha utilizzato missili lanciati dall’aria, lanciarazzi multipli Uragan e Grad e artiglieria contro la popolazione civile. I russi hanno anche eliminato due sistemi missilistici Himars di fabbricazione statunitense e 53 combattenti ucraini a seguito di un attacco a Kharkov in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa, il tenente generale Igor Konashenkov, citato dalla Tass. “Un attacco di precisione contro l’impresa ucraina Energy Machines nella città di Kharkov ha spazzato via due lanciarazzi multipli americani Himars sul territorio dell’impianto. Inoltre, 53 nazionalisti ucraini e mercenari stranieri sono stati eliminati”, ha affermato il portavoce.

Le forze speciali della Marina ucraina, infine, hanno catturato 11 soldati russi durante una battaglia nella regione di Kherson. Lo riporta il servizio stampa della Marina di Kiev stando a Ukrinform. “Come risultato di una controffensiva di successo nella direzione di Kherson, i soldati ucraini hanno catturato 11 militari delle truppe russe. Tra loro ci sono un ufficiale, un sottufficiale e nove membri del cosiddetto ‘Dnr'”, si legge. I prigionieri di guerra sono stati consegnati alle autorità competenti.

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