Reduce da una trionfale prima stagione che anche in replica ha vinto sempre la prima serata, la serie di Rai 1 è una trasposizione dei racconti di Maurizio De Giovanni. La storia dell’assistente sociale di un consultorio di Napoli, divisa tra un’esemplare vita professionale e una sfera privata con tanti nodi da sciogliere, ha appassionato milioni di telespettatori. Al fianco di Serena Rossi, ritroviamo Giuseppe Zeno (Domenico di professione ginecologo), Giorgio Pasotti (l’ex marito), Christiane Filangieri (l’amica Irene), Valentina D’Agostino, Nando Paone, Massimo Wertmuller (il vicino di casa), Rosalia Porcaro, Francesco Di Napoli, Davide Devenuto, Michele Rosiello, Primo Reggiani, Marina Confalone (la mamma di Mina) e per la seconda stagione due new entry Marisa Laurito nel ruolo di Rosa, la zia di Mina e Antonia Liskova, nel ruolo di Giulia, psicoterapeuta.
Dopo aver scoperto che la sua migliore amica Irene è stata amante di suo padre, Mina ha anche scoperto che Gianluca, il figlio di Irene, è suo fratello. Mentre la sua vita sentimentale è in stand by, divisa ancora tra Domenico e Claudio l’arrivo di zia Rosa scombinerà le carte in tavola. Nei nuovi episodi spazio per un bel po’ di novità legate alla vita sentimentale e professionale di Mina. Come se non bastasse, si preparerà ad affrontare una serie di cambiamenti anche nella sfera familiare, dato che sua mamma Olga (Marina Confalone che vedremo ma di meno) deciderà di prendersi un “periodo di pausa” e la lascerà nelle mani di zia Rosa (Laurito). Mina si ritroverà a prendere in mano le redini della sua vita. Dopo essersi ritrovata divisa tra Claudio e Domenico, l’assistente sociale deciderà di dare una seconda chance al suo ex marito e quindi proverà a rimettere insieme i cocci della loro storia d’amore ma sarà quella giusta? Domenico (Zeno) rimetterà piede di nuovo in città e finirà per “stravolgere” di nuovo le sue certezze.
Scritta da Fabrizio Cestaro, Fabrizia Midulla, Silvia Napolitano e Costanza Durante, Mina Settembre 2 è liberamente tratta dai racconti di Maurizio De Giovanni.
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