(ANSA) – KHARTOUM, 31 LUG – Migliaia di sudanesi hanno
marciato nella capitale Khartoum contro il generale Abdel Fattah
al-Burhan, a capo del colpo di Stato dello scorso 25 ottobre. l
manifestanti che chiedono il ritorno del governo civile hanno
organizzato da allora proteste ogni settimana, nonostante una
repressione che ha provocato 116 morti e migliaia di feriti,
secondo le stime del Comitato centrale dei medici sudanesi,
pro-democrazia.
Da quando violenze tribali nel sud del Paese hanno ucciso un
centinaio di persone a metà luglio, i manifestanti marciano
anche per la “convivenza” delle varie etnie e tribù cui
appartengono i 45 milioni di sudanesi. Le manifestazioni
anti-golpe si sono indebolite nel corso dei mesi, in particolare
di recente a causa delle divisioni tra i cittadini dopo
l’annuncio a sorpresa di al-Burhan, che all’inizio del mese si è
detto pronto a cedere il passo a un governo civile.
Per alcuni, infatti, non c’è collaborazione possibile con
l’esercito, mentre per altri occorre avviare negoziati per
tornare a una transizione democratica, condizione sine qua non
posta dalla comunità internazionale per la ripresa dei pagamenti
di due miliardi di dollari l’anno in aiuti. Secondo le stime
dell’Onu, un sudanese su tre ha bisogno di aiuti umanitari in un
Paese dove l’inflazione sfiora il 200 per cento, la valuta
locale è in caduta libera e il prezzo del pane è decuplicato dal
golpe. (ANSA).
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