“Letta mi ha telefonato sabato e mi ha detto: ‘quello che leggi sui giornali…, guardiamo, ci sentiremo” ha aggiunto
“Sala è un bravo sindaco, sono orgoglioso di averlo indicato, mai dimenticherò lo sforzo comune che abbiamo fatto per l’Expo. Di Maio ha lasciato i 5 stelle, ma è quanto di più lontano da me. Sui gilet gialli la pensa come allora? Sulla tap, sul giustizialismo, sulle olimpiadi, sul lavoro'” ha continuato l’ex premier.
“Io spero di no”, che Giorgia Meloni non sia presidente del Consiglio, “lavorerò perché non lo sia. Ma se sarà Giorgia Meloni rispetterò il voto del Parlamento. Non si vince mettendosi contro qualcuno, ma facendo proposte diverse” sottolinea Renzi. “Io vorrei sconfiggere la Meloni non con i fantasmi ma con i contenuti”.
“Sono rimasto colpito perché al tavolo del consiglio europeo vanno i primi ministri e con alcuni ci scriviamo. Quando arrivò Draghi un premier mi disse: ‘Quando parla Draghi noi prendiamo appunti, quando parlava Conte andavamo a prendere il caffè’. Ecco, io vorrei ripartire da Draghi” ha poi concluso
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