“Le Eumenidi – ha spiegato Amato – narrano la celebrazione, 2.500 anni fa, del primo processo fondato non sulla vendetta, ma sulla ragione, non sulla maledizione, ma sulla giustizia, non sul sangue che chiama sangue, ma sul logos, che convince e placa. Le Erinni, orribili portatrici del vecchio, saranno sconfitte dal giudizio dell’Areopago; non solo, esse stesse accetteranno il nuovo mondo e diverranno benedicenti, eumenidi. Nasceva così lo stato di diritto”. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana. La Consulta ha voluto e promosso questo concerto nel solco delle iniziative intraprese in questi anni, dai Viaggi in Italia, nelle scuole e nelle carceri, alla libreria dei podcast, per promuovere la cultura costituzionale, farsi conoscere e conoscere, e rafforzare il legame con la società civile. Ad assistere, in piazza del Quirinale più di mille persone: giovani, professionisti, intellettuali ma anche alcuni ragazzi di Nisida, dove Amato è tornato quest’anno dopo il viaggio nelle carceri, ex detenuti, poliziotti penitenziari, direttori e parenti di vittime di reati.
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