E così a Maranello, dove la pole position è diventata quasi la normalità per questa stagione, si può guardare con fiducia ad una gara da non fallire se si vuole inseguire il sogno di riportare il titolo piloti dove manca ormai da 15 anni, dal quel tanto lontano 2007 targato Kimi Raikkonen. Ci sarà da rialzare il morale ad un Leclerc sconsolato per l’errore al 18/o giro al Paul Ricard di Le Castellet proprio quando la corsa per la Ferrari si stava mettendo bene. A rincuorare il pilota monegasco, staccato ora di 63 punti dal leader della classifica Max Verstappen. ci ha pensato anche il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton: “Ha semplicemente commesso un errore eh?”, ha detto il pilota inglese della Mercedes, minimizzando il testa coda del monegasco.
A spingere la Ferrari a rialzare subito la testa è naturalmente il team principal della scuderia di Maranello, Mattia Binotto: “Nonostante il risultato sia lontano da quello che volevamo, ci portiamo a casa degli aspetti positivi da questa gara, a cominciare dalla competitività della F1-75 anche su un tracciato ostico come quello del Paul Ricard – il monito di Binotto -. È inutile discutere l’errore di un campione come Charles: può capitare e voltiamo subito pagina insieme. Sainz è stato autore di un ottimo weekend fin dalla qualifica, dove si è messo a disposizione della squadra. In gara ha avuto pazienza al via e poi ha recuperato terreno giro dopo giro con alcuni sorpassi meravigliosi. Ora – conclude Binotto – guardiamo all’Ungheria dove vogliamo lottare ancora per la vittoria”.
Il caldo dovrebbe farla da padrone anche alle porte di Budapest e Pirelli si è adeguata come scelta delle mescole, anche se nelle ultime due edizioni della corsa la pioggia arrivata appena prima della gara ha stravolto tutte le previsioni.
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