Secondo l’ emittente, i miliziani si sono barricati un in appartamento, hanno sparato verso i soldati e hanno scagliato ordigni. Al termine dello scontro a fuoco, ha aggiunto la radio, nell’appartamento sono state trovate armi e munizioni.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa precisa che il bilancio dello scontro a fuoco nella ‘casbah’ di Nablus è di due morti di 29 e 22 anni e dieci feriti. Di questi, uno versa in condizioni gravi essendo stato colpito alla testa da un proiettile. La affiliazione politica dei miliziani non è ancora nota.
La Wafa precisa intanto che il segretario generale del comitato esecutivo dell’Olp, Hussein al-Sheikh, ha condannato “il crimine” condotto dall’esercito israeliano. Nel frattempo la radio militare ha aggiornato che un ulteriore scontro a fuoco con altri miliziani palestinesi è in corso a breve distanza da Nablus, nel villaggio cisgiordano di Kabatye.
Intanto, motovedetta della marina israeliana ha colpito di fronte alla costa di Gaza un’imbarcazione palestinese, che ha preso fuoco ed è rimasta gravemente danneggiata. Le persone che erano a bordo sono rimaste indenni e hanno potuto raggiungere la costa a nuoto.
Secondo l’agenzia di stampa palestinese si trattava di un normale peschereccio. Un portavoce militare ha replicato che l’unità proveniva dall’Egitto. Poichè era oltre la zona di pesca assegnata da Israele ai pescatori palestinesi, si è voluto controllare il carico. Di fronte al rifiuto dell’equipaggio, i militari israeliani hanno aperto il fuoco.
A bordo, secondo il portavoce militare, c’erano “equipaggiamenti e materiale destinato all’organizzazione terroristica Hamas”. In particolare, sostengono i media israeliani, c’erano missili anti-carro
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