L’area di Maskwacis (“colline dell’orso”, in lingua cree), chiamata dal 1891 al 2013 Hobbema, dal nome della prima stazione ferroviaria costruita sul territorio, è situata nell’Alberta centrale. Ospita le riserve del gruppo delle Tribù Indiane del Canada Occidentale, le Quattro Nazioni di Maskwacis: l’Ermineskin Cree Nation; Louis Bull Tribe; Montana First Nation e Samson Cree Nation.
Le Prime Nazioni sono firmatarie del Trattato 6, uno degli 11 Trattati Numerati firmati dai popoli indigeni – First Nations -, e dalla Corona canadese, tra il 1871 e il 1921. Un tempo, questa vasta area era ricoperta di cespugli di mirtilli che attiravano nella zona una numerosa popolazione di orsi, da cui il nome Maskwacis o Bear Hills. Sono presenti all’incontro col Papa anche la governatrice generale del Canada, Mary Simon – lei stessa di madre Inuit – e il primo ministro Justin Trudeau.
LA SECONDA GIORNATA DEL PONTEFICE IN CANADA
Il Papa viene accolto all’ingresso della chiesa dedicata alla Madonna dei Sette Dolori – nei pressi dell’ex scuola residenziale Ermineskin – dal parroco e da alcuni anziani delle popolazioni First Nations, Métis e Inuit, poi prosegue su una golf car fino al cimitero, accompagnato da suoni di tamburo. Entrato nel cimitero, in forma strettamente privata, Francesco si sofferma in preghiera silenziosa. Al termine, si trasferisce a bordo della golf car al Bear Park Pow-Wow Grounds, dove all’ingresso viene accolto da una delegazione di capi indigeni provenienti da tutto il Paese. Francesco ha percorso in sedia a rotelle le poche centinaia di metri verso il cimitero dei nativi.
Dopo l’ingresso tradizionale dei capi indigeni ci sono le parole di benvenuto di uno dei capi, Wilton Littlechild. Quindi il discorso del Papa, in spagnolo, un canto, la preghiera del Padre Nostro, la benedizione e infine il saluto individuale al Pontefice di alcuni anziani e capi indigeni.
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